"False prophets will arise and provide great
signs and portents, enough to deceive even elect,
if that were possible. Look! I have given you warning"
(a certain Jesus Nazirite)
"Let the astrologers come forward now and save you,
the star-gazers who announce month by month
wath will happen to you next"
(Isaiah Prophet)
Dopo ripetuti assalti, Madame Regina, cartomante, sferomante, parapsicologa
metaspirituale, che prende appuntamento col 166 (già 144), mi concede
un'intervista più che esclusiva. Una voce calda, mielata, quasi surreale
mi comunica l'indirizzo al quale m'attende un solerte portiere.
Muto come la crudele Sfinge, e forse ancor più brutto e felino, mi
digita, con studiata lentezza, il numero sull'untuosa tastiera e mi indica
una solitari cabina coibentata. La voce mi trema.
"Chi è?", gracchia una voce stridula e strascicata.
"Sono il, ehm
, giornalista per l'intervista. Ricorda?",
rispondo quasi soffocando.
"Ah, sì, salisse! Ottavo piano attico!", riprende.
"Subito", dico mentre sudo e cerco di trattenere la cornetta con
tutte e due le mani. Esco velocemente e il portiere, sempre più felino
e brutto, mi blocca imperioso con un bastone di scopa.
"Dove va? - m'interroga - Sono diecimila lire: Madame Regina ci ha
il citofono a scatti".
"Glieli do non appena scendo", mi tocco la tasca e mi accorgo
che ho mille e cinquecento lire per il ritorno in autobus.
"No, ora!"
"Si fidi - lo prego -, glieli do dopo".
"Io sono qui fino a 'stasera e c'è solo un'uscita: questa!",
mi urla piantandomi addosso i suoi occhi bovini.
"Posso prendere l'ascensore?", chiedo timidamente.
"No! - mi alita in faccia - Lei, anzi, tu non hai pagato. E quindi:
ottavo piano a piedi!"
Non oso rispondere e, silenzioso come agnello al macel condotto, mi avvio
mesto per le scale. Arrivo, infine. Una targa d'ottone, lucida, quasi abbagliante,
m'accoglie gelida. Recita:
MADAME REGINA STELLA
CARTOMANTE - SFEROMANTE - GEOMANTE
VIDEOMANTE - RADIOMANTE - GRAFOMANTE
PARAPISSICOLOGA METASPIRITUALE
DOTTORESSA IN PRANO-POST-IPO-TERAPIA METACORPORALE
AMBASCIATRICE SPIRITUALE UNICA AUTORIZZATA
DI SAN GIOVANNI ROTONDO
ASSESSORE REGIONALE HONORIS CAUSA ALLA CONSULENZA
E PREVEGGENZA FINANZIARIA
LIBERA DOCENTE DELL'UNUVERSITA' LIBERA "DI CAPU"
GRAN CROCE UNCINATA DELL'ORDINE EQUESTRE
MONREALESE DI SAN KHASSIS
GRAN SACERDOTESSA ASSOCIATA DELLA LOGGIA
MERIDIONALE DISTACCATA E SEMICOPERTA DELLA BRUSCHETTA
ETC"
I titoli sono veramente tanti, alla fine, quasi a terra, chiude il tutto un gigantesco "ETC" in caratteri gotici. Premo un vistoso e imbarazzante pomo argenteo e all'interno si sente esplodere un concerto di campane, forse Brahms. Alla fine del secondo movimento, un adagio un poco mosso ma con brio, la porta ruota su se stessa e mi appare innanzi spettrale, ferale, un maggiordomo in spezzato e camicia rosa. Il tutto è completato da una selva di ispidi peli che fuoriesce incolta dalla camicia e che gli adorna il volto come una sciarpa.
"Madame ti aspetta", mi dice con malcelato sussiego.
"Grazie", rispondo chinando istintivamente il capo (generazioni di schiavi, servi, domestici, barboni, sudditi di ogni risma, operai mi accompagnano benigni e tristi in quell'usuale gesto).
Lo seguo e vengo introdotto in una stanza dove, dietro un'enorme scrivania rosso fuoco, sotto una lattea benedizione papale, siede lei: Madame Regina Stella.
Alla sua destra, una statua d'argento a grandezza quasi innaturale di Padre Pio da Pietralcina. Alla sinistra, un Sacro Cuore di Gesù in gesso bianco che sanguina e lacrima insieme di continua, ai piedi della statua, una vaschetta che raccoglie i due liquidi separatamente e che li mette nuovamente in circolo. Da dietro la statua spunta un cartellino: Made in Taiwan.
Cerca di mettermi a mio agio: "Che vuoi? Ho cinque minutini. Anzi, un attimino".
"Io volevo - esordisco -, visto che il giornale d'estate ha più spazio perché i redattori sono in vacanza e, cioè, siccome se non porto nulla d'importante mi mandano via, anche se collaboro diciamo gratis da sei anni e non ho ancora preso una lira…Insomma, io volevo chiederti…"
La pranomediatica si produce in un mirabile attacco di tosse canina.
"…cioè: chiederle…", mi correggo ormai avvertito.
Allarga un sorriso sino alle orecchie come la moglie di un presidente americano.
"…se potessi - continuo - sapere, ecco, visto che adesso il Palermo se lo sono comprato quelli coi soldi e che la gente vuole saperne di più, ecco… vorrei sapere qualcosa sul futuro, in pratica, sulla nuova stagione di calcio…"
Mi fissa per un credo e poi tira fuori un bisunto mazzo di carte variopinte da un cassetto nascosto sotto il tavolo. Le dispone per lungo, ne estrae una dal mazzo e mi guarda sorniona negli occhi, arrossisco.
"Ti do una notizia che a te ti fanno un monumento nel giornale se te la pubblichi", mi dice mostrandomi un'aquila imperiale che divora uno scudo bianco-celeste.
"Il prossimo anno - continua ispirata - il Palermo va nella serie A e può molto darsi che ci vince pure lo scudetto e la coppa", conclude tronfia.
Si alza dalla poltrona di ghepardo, aggira sinuosamente il tavolo, mi ghermisce con un braccio, mi poggia lieve una mano inanellata sull'omero e mi solletica un orecchio: "Scrivitelo, sennò te lo scordi".
Senza neppure ringraziarla, inebriato dallo scoop, volo verso la porta, mi precipito giù per le scale, dribblo agilmente l'irato portiere, ancora più brutto e felino, oltre che ormai definitivamente bovino, mi ritrovo in strada e penso di avere in mano il notizione dell'anno. Sono felice, anche un po' contento.
Salgo sull'autobus e mia accorgo solo ora che Madame, forse accompagnandomi alla porta, mi ha sfilato il portafogli dalla tasca. Per discrezione, penso, ha voluto ripagarsi da sola. Scendo e faccio i due chilometri di strada che mi separano dal giornale a piedi. E' la stampa bellezza, avrebbe detto il giornalista Clark Gable.
FINE
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