CHIARA



Chiara ristora la sera sovrana
Ora che laria le nari mi punge
Dun freddo odore il gelo ardore amico.
E andando per via a fluire immensi
Pensieri e insieme semi ricordi
E la quiete che m'incoraggia
Il cuor con tanta vaga e foga gioia.
E nellandar mi burlo stravaganti
Baci e carezze e abbracci forti
Che quasi stremano dagli occhi increduli
Qual vento fermo lanima assente.
Fragorosi flutti e suoni soavi
Scivolano intorno e non sogno
Chiara la mano che amara
Sventola e saluta fra dolce e muta.