|  | Piccola introduzione.
 di
 Maria Filippone Colonna
 
 Questo poeta "dei frammenti" sembra capace di cogliere quelle piccole 
incrinature del vissuto quotidiano da cui esplode all'improvviso una 
specie di visione speculare di se stesso: ci presenta se stesso nell'atto 
di contemplare la meraviglia del mondo. La speranza della felicità è 
come sottesa alle parole, o meglio ai percorsi appena accennati, ma 
incisivi fino allo spasimo, delle parole.
 Parole che si accendono nella nebbia della malinconia di un sole 
nascosto: gli specchi d'acqua dei canali, la rosa che fiorisce in riva
al mediterraneo, i girasoli che si volgono al sole divorato dal tramonto.
Tutto è teso verso un altrove pieno di magia, anche se la realtà è 
presente sempre, nella sua capacità di emozionarci e di coinvolgerci.
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