I lunghi periodi di tempo che intercorrono tra un brano e l'altro danno un senso di discontinuità all'insieme ed il fatto che scrivessi quando veniva spontaneamente rafforza tale stato.
Non mi lasciavo guidare dalla smania di raccontare! Ci ho provato svariate volte, ma senza alcun risultato.
Un eventuale filo conduttore o motivo ricorrente è del tutto casuale rispetto all'atto di scrivere; mentre diventa ovvio se consideriamo la mia vita, poiché sono sempre io a parlare.
L'atmosfera di fondo, anche nei sentimenti più estremi, è di relativa serenità: c'è un senso della misura; un equilibrio ed un distacco che ne impediscono gli eccessi. Qualche incrinatura di questa integrità si avverte solo nel penultimo brano.
Alcuni testi appartenenti al presente capitolo sono stati eliminati.
Arianna Rumiz
|