Lei - E allora?

Lui - Il codice!..... puoi non crederci, se vuoi, ma è così: l'ho scoperto - Anzi me l'ha comunicato lui, il Contrabbasso!

Lei - (ironica)Certo, certo!......

Lui - Devi credermi, cara: è l'arte a compiere il miracolo!

Lei - Miracolo, qui, sarebbe capirci qualcosa.

Lui - E' assolutamente improbabile, ma non impossibile, per te, questo miracolo!

Lei - (scettica) Che dovrei fare?

Lui - Una volta per tutte rinunzia a capire. Di una cosa puoi essere certa: per te il dubbio è insolubile e lo sarà finché .........

Lei - Continua!

Lui - Finché al contrabbasso mancherà la parola.

Lei - Ci siamo di nuovo! Le tue solite fantasie, tu deliri.......

Lui - Senti, non ci perdiamo in chiacchiere. Voglio darti una prova.

Lei - E io voglio proprio vedere in che consiste la prova.......

Lui - D'accordo. Io ti dirò una cosa con il contrabbasso: tu mi dirai quello che hai capito. Se tu avrai capito quello che ti ho detto, vorrà dire che il contrabbasso ha imparato a parlare.

Lei - (incuriosita) Allora....... si tratta di un gioco! Devo ammettere che il tuo esperimento comincia ad interessarmi.

Lui - Sst........ Silenzio! Ascolta. (Successione di suoni ritmati, con intonazione impetuosa, in crescendo).
Che cosa ho detto? Lei - (Traducendo ì suoni in parole) Mo a lapa ti co wom wom ti-woom.

Lui - L'esperimento non è riuscito, io ho detto: mo a lapa te ci Wom wom te-woom.
Proviamo di nuovo. (Suoni dolcemente impetuosi, a ritmi circolari).

Lei - Adesso hai detto: wom wom te wom te.

Lui - Evviva: ho detto proprio così.

Lei - (aria complice) Ripetilo più dolcemente.

(Lui ripete più dolcemente).

Lei - Provo una strana sensazione E' molto bello: ma che cosa vuoi dire?

Lui - Te lo spiego con termini più appropriati, ecco (melodia a ritmi avvolgenti, drammatici, in crescendo).

Lei - Adesso va meglio: me lo potevi dire prima che voleva dire ti ra ri ra ran ta ran tan tan tara.

Lui - Brava! Bravissima! anche tu stai imparando a parlare! Perché, vedi.......

(melodia di prima).

Lei - Certo, certo, hai ragione: ora sì ...... ora è tutto chiaro!

Lui - (Improvvisamente rabbuiato) Mi sembri troppo convinta: non ti starai prendendo gioco di me? Come faccio ad essere sicuro che dici la verità?

Lei - (languida e vaga) Come hai detto? Non ho capito. Fammelo dire dal contrabbasso.

Melodia rapida e furibonda.

Lei - (si irrigidisce) Sì, sì, ho capito. Ma non meriti una risposta.

Lui - Non hai capito. Ne sono sicuro.

Lei - Tieniti pure le tue certezze. Tanto non potrai mai sapere se ho detto o no la verità: io sono io, tu sei tu.

Lui - Non ti abbandoni mai, tu non sai sognare! Per favore vai nell'altra stanza: con te vicina è impossibile qualunque concentrazione.
E poi mi metti in crisi con la tua ostinazione assurda. Continuerò il mio esperimento da solo: tu non credi ai miracoli.
(Al contrabbasso, con affetto) Cominciamo con le cose semplici, ma che si ripetono spesso: prova a dire insieme a me A-MO-RE; su, ripeti: A-MO-RE

Il contrabbasso si esercita a ripetere due o tre volte, migliorando la dizione.

Lui - Bravo adesso prova a dire SI

Il contrabbasso prova.

Lui - Adesso NO, NOOO...

Il contrabbasso ripete a modo suo.
Il dialogo-monologo con il contrabbasso continua per un paio di minuti.

Lui - Ora ti faccio una domanda: che pensi di lei? Rispondi!

Il contrabbasso intona una melodia struggente.

Lui - Hai ragione tu..... sono uno sciocco!



PARTE SECONDA




Lui - Ho bisogno di lei un'altra volta. E' necessaria una verifica. Ora che ho insegnato al contrabbasso una lingua universale, forse, le cose andranno meglio. (A voce più alta) Sei di là?

Lei - Sì, ci sono, ci sono.

Lui - Vieni, per favore!

(Si sentono i passi di lei che arriva).

Lei - Che cosa vuoi?

Lui - Riconosco di non essere stato gentile.....

Lei - Anch'io riconosco di non essere stata gentile.....

Lui - Perdonami.