P: Di cose serie? (Stupefatto). Parli come i grandi! Tu confondi tutto... mescoli tutto!
Io conosco un pianeta su cui c' un uomo d'affari. Non ha mai respirato un fiore. Non ha mai guardato una stella. Non ha mai
voluto bene a nessuno. Non fa altro che addizioni e tutto il giorno ripete come te: Io sono un uomo serio e si gonfia di
orgoglio. Ma non p un uomo un fungo!
A: Che cosa?
P: Un fungo! ( Collerico).
Da migliaia di anni i fiori fabbricano le
spine e da migliaia di anni le pecore li mangiano comunque. E non e una cosa seria capire perch i fiori si danno tanto da fare per fabbricarsi delle spine che non servono a niente? Non importante la
guerra tra le pecore e i fiori? Non z pi serio ed importante delle addizioni di un grosso signore rosso?
E io conosco un fiore
unico al mondo, che non esiste da nessuna parte altro che nel mio pianeta, e che una piccola pecora puc distruggere di
colpo, cos un mattino, senza rendersi conto di quello che fa, non b importante questo?... Se qualcuno ama un fiore, di cui
esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda. E lui si dice: Il mio
fiore lo da qualche parte. Ma se la pecora mangia il fiore come se per lui tutto a un tratto tutte le stelle si spegnessero! E
non importante questo? (Piange).
A: (Abbracciandolo). Il fiore che ami non i in pericolo...
Disegner una museruola per la
tua pecora... e una corazza per il tuo fiore...
Io...
Su non essere triste. Cosa posso fare per farti passare la tristezza?
P: Mi
piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto... Sai quando si a molto tristi si amano i tramonti...
A: Ma bisogna
aspettare...
P: Aspettare cosa?
A: Che il sole tramonti...
P: Ah ah... Mi credo sempre a casa mia!
Se qui mezzogiorno sai che
il sole sta tramontando per i giapponesi, basterebbe andare in Giappone per vedere il tramonto, ma troppo lontano. Invece
il mio pianeta talmente piccolo che basta spostare la sedia di qualche passo per guardare il crepuscolo tutte le volte che
vuoi.
Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatr< volte.
A: Dovevi essere molto triste quel giorno... Comunque anch'io
sono molto triste...
P: Perch?
A: Percho sono otto giorni che sono fermo qui in mezzo al deserto ed ancora non sono riuscito
a riparare il mio aereo. Come se non bastasse ho finito l'acqua.
Tu hai dell'acqua?
P: No, purtroppo, e non ho nemmeno
comprato le pillole che fanno passare la sete.
A: Non esistono pillole che fanno passare la sete. Chi ha tentato di
vendertele voleva imbrogliarti. Bisogna sempre stare attenti per vedere la verit.
P: Il mio amico volpe mi disse che...
A: La
volpe non c'entra niente!
P: Percho?
A: Perch moriremo tutti e due di sete, ecco perchu!
P: E' bello aver avuto un amico anche se
poi si muore. Io sono molto contento di essere diventato amico della volpe... Per anch'io ho sete. Cerchiamo un pozzo!
A:
E' assurdo cercare un pozzo, a caso, nell'immensit. del deserto. Tuttavia non abbiamo scelta.(Antonio e il piccolo principe si
mettono in cammino girando in cerchio sul palco)
A: Hai sete anche tu?
P: Un po' d'acqua pu far bene anche al cuore. Le
stelle sono belle per un fiore che non si vede.
A: Gi .
P: Il deserto bello. Il bello del deserto : che nasconde un pozzo da
qualche parte.
A: Quando ero piccolo abitavo in una casa antica dove si diceva che fosse nascosto un tesoro. Nessuno l'ha
mai trovato e forse nessuno l'ha mai nemmeno cercato. Ma era quel tesoro che rendeva bella la casa.
Che si tratti di una
casa, del deserto o delle stelle, quello che fa la loro bellezza invisibile.
P: Sono contento che tu sia d'accordo con la mia
volpe.
Adesso sono molto stanco e la notte < vicina. Perch non ci fermiamo qui a dormire? <
A: Va bene. Riprenderemo
domani la ricerca del pozzo.
Sai sono sicuro che lo troveremo questo pozzo. Deve essere un pozzo enorme, un pozzo con
cos< tanta acqua che... Ma mi stai ascoltando? Questa poi! Dorme gi!... Ci? che mi commuove di pi in lui e la sua fedelt a un
fiore.
E' l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme. E lo pensavo
ancora pia fragile.
Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le pu spegnere...
SCENA SECONDA
Un pozzo
con accanto un vecchio muro in rovina.
A: Guarda! E incredibile. Abbiamo trovato il pozzo!
P: Te lo dicevo, io
A:... E'
strano. E' tutto pronto: la carrucola, il secchio, la corda...(Il piccolo principe mette in azione la carrucola)
A: Lascia fare a
me. E' troppo pesante per te.( Antonio tira su un secchio d'acqua).
P: Ho sete di questa acqua. Fammi bere. (Beve). Da te, gli
uomini, coltivano cinquemila rose nello stesso giardino e non trovano quello che cercano. E tuttavia quello che cercano
potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po' d'acqua.
A: E' vero. ( Beve anche Antonio).
P: Ma gli occhi sono ciechi.
Bisogna cercare col cuore... Sai, devi ancora mantenere la tua promessa.
A: Quale promessa?
P: Una museruola per la mia
pecora... sono responsabile di quel fiore.( Antonio tira fuori dalla tasca tutti i suoi schizzi e li passa al piccolo principe).
P:
I tuoi baobab assomigliano un po' a dei cavoli... Le orecchie della volpe sono troppo lunghe, sembrano delle corna...
A: Sei
ingiusto. Non sapevo disegnare altro che boa dal di dentro e dal di fuori. <
P: Oh, andrl bene. I bambini capiscono.( Antonio
disegna una museruola ).
A: Adesso potr terminare di riparare il motore.
P: Perch< vuoi riparare il motore? <
A: L'aereo il
solo mezzo che ho per tornare a casa.
P: Mi piacerebbe venire con te.
A: Sarebbe bellissimo...
P: Ma non posso. Devo
tornare al pii presto sul mio pianeta. In questo viaggio ho capito che ci sono delle responsabilit che non possono
rimandare. Ho una rosa da accudire. A volte ho il terrore di trovarla morta al mio ritorno. Non me lo saprei perdonare.
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